Riconoscere la cellulite: a che stadio sei?

Come riconoscere la cellulite? La cellulite va via? A che stadio della cellulite sono?

Che tu abbia 20, 30 o 40 anni, quasi sicuramente, almeno una volta, ti sarai posta una di queste domande. La risposta è dipende…

…La cellulite non è uguale per tutte e non resta immutata nel tempo, ma evolve in base a determinate condizioni.

Esistono infatti 4 stadi di cui solo l’ultimo è irreversibile. Ossia da lì, purtroppo, non si torna indietro. Ma ciò significa che in tutti gli altri casi puoi agire!

Lo scopo di quest’articolo è quello di aiutarti a riconoscere la cellulite, a quale stadio, in modo che tu possa intervenire in modo efficace. Tieni presente però, che la cellulite è una vera e propria malattia e quindi una diagnosi corretta può essere fatta solo con una seduta di check up professionale.

Primo stadio

Il primo stadio della cellulite è caratterizzato da edema, dovuto al ristagno di liquidi e da un’iniziale stasi venosa e linfatica, cioè un rallentamento della circolazione sanguigna e linfatica.  Ciò significa che cominci a sentire le gambe pesanti, vedere gonfiore e qualche leggera ombra sulle zone critiche, ma in realtà può essere ancora poco visibile.

cellulite edematosaSe sei in questo stadio, ti trovi nella fase meno grave e spesso, se non ci sono ulteriori problematiche,  per migliorare completamente la situazione può essere sufficiente mantenere un buono stile di vita e fare dei trattamenti drenanti e detossinanti.

Ma il vero problema qual è? La maggior parte delle volte, essendo un inestetismo contenuto, tende ad essere sottovalutato, motivo per cui si arriva la situazione peggiora gradualmente.

Secondo stadio

In questo stadio della cellulite i fenomeni appena descritti si accentuano, proprio quando sono trascurati. Si aggiunge  il ristagno delle tossine, che va ad attivare il processo infiammatorio, responsabile della modifica della struttura del tessuto sottocutaneo. E’ così che si arriva a quella che viene chiamata semplicemente “fibrosi” ovvero l’origine e causa della tanto odiata “buccia d’arancia”.

riconoscere la celluliteTe ne accorgi perché cominci a vedere la cute pallida e fredda, sempre più sottile e fragile. La perdita di elasticità è più evidente, ma non solo… alla palpazione puoi sentire dei micronoduli. La pesantezza alle gambe può diventare dolorosa.

Se sospetti di essere in questa fase, il consiglio è di rivolgerti subito ad un istituto specializzato, perché hai ancora ottime possibilità di recupero e sarebbe davvero un peccato perderle. Purtroppo gli inestetismi, con il passare del tempo, si aggravano, si sommano gli uni con gli altri e diventano sempre più difficili da eliminare.

Terzo stadio

Questo è l’ultimo momento in cui si può intervenire in modo efficace. Si arriva a questo stadio perché non sono state intraprese azioni correttive prima. Cosa succede? I micronoduli, diventano sempre più evidenti ed ostacolano maggiormente gli scambi metabolici a livello vascolare, causando una sclerosi ed un indurimento del tessuto.

cellulite fibrosaTe ne accorgi perché la pelle ora si presenta effettivamente a “buccia d’arancia” e se effettui la palpazione puoi sentire dolore.

A questo punto il consiglio di rivolgerti ad un istituto diventa imperativo, perchè, con azioni mirate ed impegno puoi ancora recuperare. E’ un impegno maggiore sia in termini di tempo che economici, ma ti da la possibilità di poter tornare ad una condizione estetica gradevole.

Infatti, se sei in grado di riconoscere la cellulite quando si manifesta  già al primo stadio, non solo recuperi una forma invidiabile, ma risparmi anche un bel po’ di denaro…

…Se continui a rimandare però, il passo dal terzo stadio a quello irreversibile è davvero breve…

Quarto stadio

Questo non ti piacerà per nulla. I micronoduli si trasformano in macronoduli, fino a diventare delle vere e proprie lesioni permanenti. Il tessuto si indurisce, imprigionando all’interno, scarti metabolici, liquidi e tossine.

Tecellulite sclerotizzata ne accorgi perché puoi sentire l’indolenzimento della zona indurita, anche senza palpazione, mentre visivamente noti  infossamenti o buchi quando strizzi la pelle fra le dita o quando contrai i muscoli. I noduli, oltre ad essere voluminosi, sono anche molto dolorosi e danno alla pelle l’aspetto a “materasso”.

Qui il miglioramento estetico non sarà mai importante, ma il consiglio è di fare comunque dei trattamenti mirati, per evitare che la situazione peggiori ulteriormente e per migliorare la salute dei tessuti così sofferenti.

Conclusione

La cellulite è una vera e propria malattia ed è trattabile. Ovviamente, come sempre,  se viene trascurata tende ad aggravarsi fino al punto in cui non potrai più avere margini di manovra.

Se però sei al ridosso dei 40 anni o li hai superati, è difficile che tu possa trovarti al primo stadio, tranne casi rari, proprio perché il corpo  ha accumulato varie problematiche, nel corso degli anni, che difficilmente vengono prese in tempo o trattate in maniera adeguata

Il consiglio perciò è di affidarti ad uno specialista, che sappia non solo riconoscere la cellulite nel corretto stadio in cui ti trova, ma sappia soprattutto capire con che ordine il problema va trattato, in base anche agli altri inestetismi presenti, in modo di poterti offrire il risultato migliore, più veloce e duraturo.

Per saperne di più, verificare con una diagnosi profonda il vero stadio della tua cellulite e come eliminarla, scopri Reset Body

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *